Soudage MIG y MAG

Metallo d'apporto in MIG/MAG

 In questa pagina sono disponibili tutte le informazioni relative ai fili per saldatura, ai materiali di apporto di acciaio e ai processi nei quali vengono utilizzati.  Ricordiamo che la saldatura MIG/MAG è particolarmente adatta per acciaio al carbonio, per acciaio inossidabile ma anche per alluminio, rame, nichel e loro leghe. Per maggiori informazioni sul processo di saldatura MIG/MAG clicca qui

 

Cos'è un metallo d'apporto nella saldatura?

Il metallo d'apporto è un materiale che permette di saldare dei pezzi tra loro nei processi di saldatura, e, in particolare, quella ad arco elettrico. Si presenta sotto forma di filo in bobina o in fusti, bacchetta o elettrodo rivestito.

Il metallo d'apporto  utilizzato nel procedimento MIG/MAG è in forma di filo. Quello maggiormente impiegato è il filo pieno. Può essere talvolta utilizzato anche il filo animato, composto da un rivestimento metallico che racchiude una polvere molto compatta costituita da flusso (basico o al rutilo) o da polveri metalliche (filo animato metallico).

Come scegliere il materiale d'apporto in MIG/MAG?

Per una scelta adeguata del metallo d'apporto nei processi di saldatura migmag, è opportuno tenere conto di diversi parametri. I principali sono:

  • Natura dei materiali

Solitamente il filo pieno prescelto è della stessa natura dei componenti da saldare: si parla di saldatura omogenea. I fili animati (flux cored) o i fili animati metallici (metal cored) possono presentare molteplici vantaggi: una migliore regolazione della chimica della zona fusa mediante dosaggio preciso degli elementi di lega, maggiore produttività, ecc... 

  • Diametro del filo

Il diametro del filo più comune è sicuramente 1,2 mm, ma la scelta può essere fatta in funzione del tasso di deposizione desiderato o di altri parametri come lo spessore dei componenti da saldare o il regime di trasferimento metallico. Un filo di diametro inferiore, ad esempio 0,8 o 1 mm, può infatti permettere di ottenere una densità di energia maggiore ed evitare modalità di trasferimento transitorie, come ad esempio il  globulare.

Considerando la grande mole di prodotti disponibili sul mercato, è preferibile orientarsi verso operatori o rivenditori professionali in grado indirizzare verso la corretta scelta del metallo d'apporto, del packaging  (bacchetta o filo), dei diametri e della gamma più adatta, fino ad offrire competenze sulla scelta dei  parametri fondamentali come velocità, proprietà meccaniche, (resistenza alla trazione, resilienza, durezza ecc..)  parametri elettrici, materiali d'apporto. Sono disponibili anche online numerosi siti che consigliano e raccomandano uno specifico tipo di filo pieno per saldatura piuttosto che un filo animato. In molti portali è inoltre possibile lasciare una recensione del prodotto che può essere molto utile per altri utenti.

È in ogni caso necessario rispettare le norme vigenti in materia o le buone pratiche redatte da associazioni riconosciute come la AWS (American Welding Society) e i recepimenti di tutte le normative locali ed europee sulla saldatura (EN ISO).

Alcuni esempi di utilizzo del metallo d'apporto

La classificazione dei metalli d'apporto è normata (ad esempio, EN ISO 14341 o 14343 o la classificazione AWS). 

È possibile citare alcuni esempi di metalli d'apporto di uso comune:

  • Acciaio non legato ER 70S-6 / 1.5125
  • Acciaio inox 316L / 1.4430
  • Acciaio Duplex ER 2209 / 1.4462

Al momento dell'esecuzione di una saldatura, non bisogna mai dimenticare di indossare le opportune protezioni.

Eccesso di materiale? La smerigliatrice per correggere questo problema

Spesso durante un’operazione di saldatura si accumula nel punto saldato un eccesso di materiale e scorie. Dopo aver completato il processo è quindi necessario verificare il risultato finale. Eventuali irregolarità vanno rilevate per la qualità del prodotto finale. E’ possibile effettuare questo controllo dotandosi di opportuni rilevatori. Per la rimozione e la pulizia del cosiddetto “cordone di saldatura” che si è venuto a formare, la scelta più semplice e rapida da mettere in pratica è il ricorso alle smerigliatrici. A quest’ultima vanno aggiunti dei dischi specifici (importante scegliere la giusta misura ed il corretto modello) per completare al meglio la smerigliatura. 

Per una rimozione del materiale o scorie in eccesso è necessario che la temperatura non sia bassa, anzi il materiale deve essere ancora abbastanza caldo (proprio per questo è raccomandato di effettuarlo subito dopo la saldatura). Si procede quindi a dare dei piccoli colpi con il martello in modo da far staccare le imperfezioni e l’eccesso di materiale. Successivamente una spazzola per il ferro completa la pulizia della parte. La fase successiva prevede quindi l’utilizzo della smerigliatrice per molare e smerigliare al meglio in modo da rendere la superficie perfettamente omogenea.

A seguito di queste operazioni la parte trattata risulta essere pronta per successive nuove lavorazioni. La smerigliatrice risulta quindi essere un accessorio fondamentale da tenere nel proprio carrello di saldatura.

Al momento dell'esecuzione di una saldatura e delle altre operazioni ad essa connesse, non bisogna mai dimenticare di indossare le opportune protezioni per evitare pesanti conseguenze e problemi di salute. Per maggiori informazioni visita le pagine dedicate: Maschera da saldatore  | Torcia per saldatura.

Gli esperti Air Liquide sono a disposizione per fornire consigli sui gas di protezione (MIG/MAG), sugli accessori migliori da utilizzare nel processo e sulle diverse tecniche di saldatura (inclusa la saldobrasatura e saldatura a punti con puntatrici spotter) più adatti a qualsiasi esigenza. 

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